Last minute – Episode 1

December 12, 2012

Benvenuti all’esordio della rubrica-video dedicata rigorosamente all’ultimo minuto delle gare Nba, da cui estrapoleremo alcune giocate significative; non necessariamente buzzer beater o schemi d’alta ingegneria cestistica, ma certamente azioni che hanno dettato l’esito della gara.

 

 

IND@TOR (31-10-12)

 

 

West ci regala una lezione su quando il pick n’ pop deve essere convertito in slip the pick, ovvero non bloccare realmente, ma scivolare via: se il difensore del lungo segue il bloccante in fila indiana e non ci sono aiuti sulla linea di fondo, il taglio a sorpresa può creare un cortocircuito difensivo in quella che l’attacco credeva fosse una situazione di blocco sul palleggiatore.

Meno encomiabile la pur volenterosa scelta di Hibbert di portare il proprio uomo sulla penetrazione di Hill: restare in attesa dello scarico o del lob sulla linea di fondo, oppure bloccare l’uomo di George (ben appostato in angolo) sarebbero state opzioni più prudenti…

 

 

SAS@OKC (01-11-12)

 

 

Martin segue diligentemente Green per scongiurare il mortifero catch n’ shoot (Green: 43,6% l’anno scorso da tre, con il 93% delle triple su assist),  lasciando tuttavia la difesa in 5 vs 4 (bravo Green a continuare a sprintare con la palla verso il lato opposto per non dar tempo alla difesa di riorganizzare le marcature). Westbrook mostra tutti i suoi limiti di “attenzione difensiva” (senza voler scomodare l’espressione “Q.I”) restando con Parker in angolo, lontano da ogni passaggio sensato e praticabile, lasciando invece Diaw tagliare indisturbato fino alla retina.

 

 

 

La chiave tattica del collasso delle trame difensive Thunder è indubbiamente il blocco di Duncan: bloccare il difensore in aiuto (Ibaka) avrebbe comportato inevitabilmente il mismatch fra Perkins e Green o, sul lato debole, Martin in momentanea copertura sul primo bloccante (Diaw). Martin, in collaborazione con Perkins, ha invece ingabbiato bene Green e se Westbrook avesse reagito al taglio di Diaw, Green si sarebbe ritrovato in cattive acque.

Riuscirà Russell a riscattarsi?

 

 

Imperdonabilmente, in un’area affollata dopo la “scissor action” (coreografico doppio taglio ad incrocio in lunetta), Westbrook dà le spalle a Parker rivolgendosi verso la palla; il risultato è che Parker lo beffa facilmente uscendo a sinistra, mentre Russell continua a difendere un fantasmatico Tony ancora teoricamente aleggiante sul lato destro…

 

 

Da notare come, in entrambe le rimesse:

– il rimettitore sia stato impiegato da Pop in modo dinamico, andando a bloccare in post basso subito dopo aver eseguito l’inbound;

Duncan non abbia mai toccato palla nè abbia cercato di prendere posizione in post, ma gli sia stata affidata l’esecuzione dei blocchi più importanti e il compito, tatticamente cruciale, di tenere la paint sgombra e la linea di fondo libera per i tagli e i blocchi;

Parker, prevedibilmente go-to-guy, anche considerata l’assenza sul parquet di Ginobili,  non abbia mai giocato da playmaker palla-in-mano, ma lontano dalla palla o in uscita dai blocchi, lasciando al giovane tiratore Green il ruolo di passatore (nonostante, nell’ultima azione, fosse persino abbinato ad un difensore ostico come Sefolosha).

 

 

DET@PHO (02-11-12)

 

Quante volte avete visto un passaggio a due mani da sopra la testa, con due difensori addosso, contro una zone press (seppur non impeccabile), solcare quasi tre quarti di campo per imbeccare un destinatario nella restricted area? Anziché gestire il +3 palleggiando fino all’altra metà campo, fidando del proprio 80% ai liberi (della scorsa stagione), Dragic ha deciso di coronare l’irreversibile +5, a circa 14 secondi dal termine, punendo la difesa Pistons con questa perla:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *