Wnba focus: Lynx vs Mercury G3

September 7, 2014

In una fase dell’anno in cui l’Nba ci manda in bianco, si può cogliere l’occasione per dare una sbirciata al basket in rosa. La partita migliore a cui rivolgersi sembra decisamente essere la recente Gara 3 fra le Phoenix Mercury e le Minnesota Lynx, e non solo perché è la gara che ha deciso l’accesso alle Finals (le serie playoffs in Wnba sono al meglio delle tre), ma soprattutto perché in campo si sono affrontate le due migliori squadre del campionato, almeno stando alla percentuale di vittorie in stagione regolare.

 

Conosciamole meglio:

– le Lynx sono le campioni in carica e nel roster vantano l’Mvp, top scorer (23,9 punti a gara) e secondo quintetto difensivo, Maya Moore, oltre alla terza miglior passatrice della lega, Lindsay Whalen;

– gli avversari – pardon! – le avversarie sono le Mercury, fresche del miglior record di tutti i tempi (29 vittorie, l’85,3% ) annoverando in squadra il difensore dell’anno e primo quintetto difensivoBrittney Griner, che si è distinta per le stoppate (3,8 a gara, record assoluto, quasi due in più di media della seconda classificata) e le schiacciate (la prima nella storia a schiacciare nei playoffs e quella con il maggior numero di dunks in carriera, 5 in soli due anni …), oltre a Diana Taurasi, semplicemente una delle migliori di tutti i tempi (e seconda di un soffio per media assist nell’ultima regular season), Erin Phillips, miglior tiratrice da tre (44,9%) e la coach dell’anno Sandy Brondello.

 

Prima di passare al campo, per contestualizzare meglio il basket Wnba conviene sintetizzare le principali differenze e somiglianze salienti rispetto al basket Nba, a cui siamo più avvezzi:

– il ferro è alla stessa altezza (3,05 m dal suolo), il campo è delle stesse dimensioni, sia il tiro libero (4,57 m dal tabellone) che la tripla d’angolo (6,71 cm dal centro del ferro) hanno una distanza identica rispetto al Nba, con la differenza che in Wnba il semicerchio dell’arco da tre è impercettibilmente superiore rispetto agli angoli (di circa 4,5 cm), mentre in Nba, l’arco superiore è a 7,24 m dal centro del ferro (tutto ciò stando allo schema del campo riportato nei rispettivi regolamenti ufficiali)

– la circonferenza del pallone Wnba è inferiore di circa mezzo pollice (approssimativamente 1,27 cm) rispetto a quello Nba

– ogni quarto di gara è di 10 minuti effettivi

– ogni squadra ha 2 timeout regolari ed uno da 20 secondi per ciascuna metà partita (non cumulabili); in Nba sono invece 6 timeout regolari da gestire nell’intera partita ed un timeout da 20 secondi per ciascuna metà-partita (i timeout obbligatori sono da 100 secondi per l’Nba e da 120 secondi per la Wnba, senza indugiare su ulteriori sottigliezze…)

– l’azione deve concludersi in 24 secondi dall’inizio del possesso, come in Nba

– la giocatrice viene squalificata al raggiungimento del sesto fallo e la squadra raggiunge il bonus all’ottavo fallo in ciascuna metà partita

– vigono i 3 secondi offensivi e difensivi, gli 8 secondi per superare la linea di metà campo, come in Nba

– le regole per l’interferenza a canestro e il goaltending sono le stesse dell’Nba (ebbene si, anche per quanto riguarda la parabola discendente…), così come sono equivalenti le regole per l’uso degli avambracci e delle mani in difesa, il “clear path”, l’“hack-a-Shaq”, l’uso dei blocchi e dei palleggi

– l’uso dei replay coincide sommariamente con quello dell’Nba

– le multe annesse ai falli tecnici della Wnba sono in generale 200$ per ogni tecnico, in Nba la quota è 2000$ (sorvolando sui dettagli delle casistiche cumulative).

 

L’anno scorso le Lynx eliminarono le Mercury in finale di Conference, per poi andare a vincere il titolo; il rematch di quest’anno aveva quindi un sapore speciale. Iniziamo a scaldare gli occhi dando un’occhiata agli highlights del match: assist, tagli e penetrazioni (niente schiacciate stavolta, sorry!).

 

Continuiamo con le immagini osservando alcune situazioni: il pick n’ roll isolato in ala (senza giocatrice in angolo sul lato forte), un attacco alla zona da parte delle Lynx (da cui i colleghi degli attuali mondiali potrebbero prendere spunto) e qualche osservazione estemporanea su scelte e letture particolari:

 

Oltre a qualche “comparsata” dell’impostazione a doppio post alto (“horns”), entrambe le squadre hanno eseguito altre soluzioni degne di essere ripercorse:

 

Stanotte, se volete “tradire” i mondiali Fiba concedendovi una scappatella con un’amante americana, iniziano le Wnba Finals con Gara 1 fra le Phoenix Mercury e le Chicago Sky.

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