Chalk notes: Ep. 6

February 7, 2014

Episodio dedicato ai blocchi: lontani dalla palla e non, fintati, doppi, ripetuti, flare o “ciechi”, sono un “mattone” fondamentale di ogni “edilizia offensiva”. Vediamone alcune applicazioni in finali di partita punto a punto.

 

PRENDERE AL VOLO L’ASCENSORE

Schema godibilissimo: fingere il classico “high post split” del rimettitore (passare in punta e bloccare in post basso), con Walker che simula di andare sul lato debole per poi scattare in punta; peccato che il doppio blocco ad ascensore (“elevator screens”) non funge o perché il passaggio di McRoberts è stato tardivo o perché McRoberts ha ricevuto troppo lontano da Jefferson, che dal canto suo resta un po’ spesato al gomito: di conseguenza le “porte” si “chiudono male”, anche se l’uscita “a ricciolo” (curl) resta comunque una buona opzione per la ricezione (se non fosse stato previsto un “elevator” la posizione di Al ed il suo abbozzato blocco per Walker non avrebbero avuto uno scopo). McRoberts era inoltre una ulteriore possibile opzione per uno scarico a sorpresa, considerando la sua capacità di segnare da oltre l’arco.

 

BLOCCA E RIBLOCCA…

Lo screen e re-screen per il tiratore è un vero test per il “senso della posizione” del difensore che, dopo aver lottato sul primo blocco deve riuscire a farsi trovare pronto e reattivo per ripassare sul secondo, impresa molto impegnativa: soprattutto se non ha l’aiuto del difensore del lungo (come in questo caso con un Varejao inspiegabilmente “protezionistico” sul +3) il catch n’ shoot dell’attaccante è quasi sempre automatico. Specialmente nel secondo caso, nonostante le spaziature strette, dove il primo blocco è un flare screen (blocco per l’allontanamento), se il difensore non “passa sotto”, il secondo blocco mirato non lascia scampo e concede una ricezione agevole.

 

UN PICK N’ ROLL PER CINQUE

Dimostrazione di come un pick n’ roll, se ragionato in uno schema coinvolgente tutti e cinque i giocatori, aumenti esponenzialmente la propria pericolosità: l’azione sul lato debole (“weak side action” come dicono in Usa) adesca il difensore che, per non concedere la tripla d’angolo del pareggio, decide di non aiutare sul taglio di Cousins; se Jefferson fosse andato in copertura del ferro, Cousins, al di là del mismatch, avrebbe anche potuto pescare uno dei tre uomini (McLemore, Patterson o Salmons) sul perimetro, marcati da soli due difensori.
[Per la cronaca: l’aver segnato da due, senza tentare subito la tripla del pareggio, non impedirà ai Kings di guadagnare i supplementari, poi vinti al primo over time…]

Ecco la trama di base, con le possibili opzioni di scarico per Cousins, da valutare a seconda di come reagisce la difesa nella situazione di 2 vs 3 sull’arco:
kings_pnr_weak_action

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