Nonostante sia solo all’inizio, la stagione ci offre già una prima infornata di giocate cruciali su cui ponderare osservazioni e spunti tattici.
IL VECCHIO VIZIO…
Quello di non negare la ricezione in punta su “rimessa laterale clutch” è palesemente un peccato capitale di molte difese Nba (su cui ci eravamo soffermati anche nell’Episodio 8): pur essendo noto che quasi tutti gli schemi di rimessa prevedono proprio la “ricezione alta” (oltre l’arco), i difensori del rimettitore tendono solitamente a restare obliqui sulla linea fra palla e canestro, scoprendo serenamente la traiettoria di passaggio che consente di ricevere di fronte al rimettitore, zona preferita da ogni attacco che ha pochi secondi per ingegnare un tiro plausibile. In questo campionato la difesa troppo permissiva su rimessa è già stata la scintilla che ha innescato alcuni canestri pesantissimi, se non addirittura game winner; diamo un’occhiata:
Un ulteriore vizio, sempre pertinente le rimesse e che ha un rapporto paradossale con il precedente, è quello di avere molto spesso rimesse ad un’unica soluzione, ovvero che prevedono necessariamente la ricezione in punta, pena l’esaurimento del tempo disponibile. La mancanza di un “piano B”, di un’opzione secondaria, risulta fatale specialmente in finali punto a punto, come già avvenuto in questa stagione, persino ai campioni in carica Spurs, incappati nella rara infrazione di 5 secondi su rimessa. Stessa infrazione che ha punito i Thunder, anche loro incapaci di evitarla quando il difensore del rimettitore, dopo i primi 2-3 secondi, ha occupato la traiettoria del passaggio verso la famigerata fascia centrale. Vediamo:
PATTUGLIARE IL PERIMETRO
Boston deve difendere il suo +3 a 2.9 secondi dalla sirena finale, cercando di annichilire la rimessa degli speranzosi Pacers. L’idea dei padroni di casa bianco-verdi è tanto semplice quanto radicale: difendere sulla prevedibile tripla pattugliando il perimetro senza badare ai match up individuali, eseguendo una sorta di “difesa a zona perimetrale” sul lato forte e lasciando un solo difensore a tutelare il lato debole (oppure, se preferite i tecnicismi, una difesa “box and one” con il rimettitore marcato ad uomo). Diamo un’occhiata:
IBAKA E L’ASCENSORE
Eseguire un’azione di doppio blocco per agevolare il catch n’ shoot da tre dell’ala grande per il tiro che vale la partita? Benvenuti nell’Nba contemporanea… Ibaka è già stato avvistato quest’anno utilizzare gli elevator screens per una tripla frontale; nell’occasione che segue sarebbe stato addirittura un game winner:
Da notare come l’uscita in angolo di Blake ed il “blocca e ri-blocca” di Aldridge, servano a tenere aperta la difesa, sgombrando l’area per il taglio di Lillard, e qualora la sua conclusione fosse stata ostacolata, la “hammer action” sul lato debole sarebbe servita a dare al rimettitore una “finestra” per la tripla d’angolo.