Finale insolito sul campo dei Warriors: beffare in back-door uno dei migliori difensori della lega, Sefolosha, ed insaccare il buzzer beater, mentre il go-to-guy, tale Curry, osserva staticamente dalla periferia dell’azione, non è certo un copione classico.
Personalmente, per quello che vale, non sono un fautore delle rimesse che sfociano in un tiro d’angolo sul lato forte (principalmente per la difficoltà del tiro che ne deriva) ma l’essenzialità quasi anarchica di quest’ultima azione si è comunque conclusa con il lieto fine, ed è ciò che più conta per i diretti interessati.
OKC ha il quintetto difensivo piccolo (Jackson-Westbrook-Sefolosha-Durant-Ibaka) per braccare lo small ball dei Warriors (Curry-Barnes-Thompson-Iguodala-Lee) e con Curry parcheggiato nell’angolo del lato debole e Thompson in veste di rimettitore, i 2.3 secondi al gong finale dovranno essere ben impiegati da Barnes e Iguodala sfruttando plausibilmente un blocco di Lee
.
Diamo un’occhiata:
Il “piano B” è sembrato essere il taglio in punta di Barnes, ma se il suo difensore (Jackson) non si fosse lasciato calamitare dall’allarmante isolamento di Iguodala, c’è da dubitare che Barnes avrebbe guadagnato così facilmente tutto quello spazio.
Dunque, l’elogio della semplicità: Jackson ha dato carta bianca e campo libero al veterano ed è stato ripagato con un back-door intelligente ed un game winner d’autore.