[Aprile 2011] Sembra stia prendendo piede la moda statistica di valutare l’impatto di un giocatore in base al suo plus/minus dimenticando che l’andamento del punteggio (su cui si basa il calcolo del plus/minus) è influenzato da tutti e 10 i giocatori in campo, con responsabilità ovviamente non attribuibili in parti uguali.

Ad esempio, gli “addetti ai lavori” hanno osannato l’egregio plus/minus di Aron Gray (+25!) nell’upset degli Hornets contro i Lakers: avendo visto la partita, si può confermare che Gray è stato decisamente efficace, ma la maestosa prestazione di Paul (“solo” +7) non è di certo ininfluente al plus/minus di chi ha diviso il campo con lui.

Gray ha tirato 5/5 dal campo e 2/4 ai liberi, in 20 minuti, più un rimbalzo un assist ed un recupero.

Tuttavia, pur essendo azzardato fare paragoni, va ricordato che J. 0’Neal, anch’egli giocando per i vincenti (22 minuti), in Gara1 ha tirato 6/6 dal campo, con 4 rimbalzi, 2 perse e 4 stoppate; eppure il suo plus/minus è un beffardo -11, il peggiore dei Celtics.

Per avere un buon plus/minus basta infatti trovarsi in campo al momento giusto: durante un parziale favorevole o quando il proprio go-to-guy è on fire, senza necessariamente contribuire in prima persona.

 

Siamo solo all’inizio dei playoff, ma abbiamo già alcuni esempi di plus/minus a dir poco ingannevoli:

 

Gara1 vinta dagli Hawks contro i Magic.

Nelle file dei vincenti, dopo quello di Hinrich, il miglior plus/minus è stato quello di Jason Collins, +14. Il buon Jason, in quasi 18 minuti, ha segnato un punto (1/2 ai liberi e 0/1 dal campo), fatto un recupero ed una palla parsa (più sei falli). Cosa ha fatto il diretto avversario? Basta il nome: Dwight Howard…

Jamal Crawford invece, nonostante un ingrato plus/minus di -1 (in una partita vinta con 10 punti di scarto) si è “limitato” a 23 punti (7/14 dal campo, 4/7 da tre e 5/6 ai liberi), più 5 assist, un rimbalzo, una stoppata ed una persa.

 

– Gara1 fra Bulls e Pacers.

Stavolta diamo un’occhiata al roster dei perdenti: l’unico Pacers con un plus/minus in attivo è Mike Dunleavy, +4 (partita persa di 5 punti). Il suo referto? 0/3 dal campo, un rimbalzo, un recupero ed una assist in più di 15 minuti; non esattamente l’uomo-speranza per i Indiana…

 

– Gara1 fra Thunder e Nuggets.

Il miglior plus/minus fra i vincitori premia Nick Collison: +12 in 25 minuti. Cosa ha combinato? 1/1 dal campo e 1 rimbalzo (per la serie, al posto giusto al momento giusto…).

 

– Gara2 persa dai Grizzlies contro gli Spurs.

Quale giocatore di Memphis ha avuto il peggior plus/minus? Darrell Arthur abbinando ad un -10 queste statistiche:

4/5 dal campo, 0/1 ai liberi, 8 punti, 4 rimbalzi, 1 recupero, 3 stoppate e 0 palle perse… in 21 minuti poteva fare di più?

Se questo è stato il giocatore più deleterio, cosa dovremmo aspettarci dagli altri? Nondimeno, Leon Powe ha fatto registrare un trilione di 2 minuti e 32 secondi, ma il plus/minus è stato un onesto -4 (e sappiamo che il plus/minus, essendo a base statistica, ignora gli intangibles…).

 

– Gara2 persa dagli Hornets contro i Lakers.

Jason Smith, in poco più di 8 minuti, sbaglia un tiro e prende un rimbalzo; nulla più; il plus/minus recita -3. Quello di Chris Paul risulta addirittura inferiore: -7, ma è chiaramente superfluo citarne i numeri…

 

Ed infine il caso epico: Gara2 tra Knicks e Celtics.

Tra gli sconfitti non è possibile ignorare l’abnorme plus/minus dell’ex di turno: Bill Walker: +10 (solo Ray Allen ha fatto di meglio, +11, giocando tra i vincitori…).

L’intrepido Bill se l’è meritato, ammucchiando in 32 minuti questi numeri individuali: 8 rimbalzi, un assist, una persa, 2 recuperi, 2/2 ai liberi e… 0/11 dal campo!

Chissà che ne pensa Carmelo guardando il suo -5 (nonostante: 42 punti con buone percentuali, 17 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate ed una sola persa…).

Direi che, più o meno, il plus/minus si rivela molto relativo se applicato ai singoli…

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